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La Lega Pro candida Gravina alla presidenza della Figc

DaLaPresse.it

Aggiornato 12/01/2018 alle 15:20 GMT+1

Il presidente della Lega Pro sarà ora dunque ufficialmente un avversario del presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi. Uliveri, presidente assoallenatori: "Bisognerà vedere programmi". Nicchi, presidente AIA: "Troppi candidati, così non votiamo".

Gabriele Gravina

Credit Foto Getty Images

L'assemblea dei club della Lega Pro, che si è riunita oggi a Firenze, ha candidato il presidente Gabriele Gravina alla presidenza della Figc. L'assemblea ha espresso consenso unanime alla sua candidatura.
Il presidente Gravina, che ha presentato il programma, ha illustrato ai club la sua piattaforma programmatica. Il numero uno della Lega Pro ha rimarcato quanto sia fondamentale, oggi, un piano di riforme per il calcio italiano.
"Il consenso all'unanimità dei presidenti dei club di Lega Pro al mio programma e alla candidatura è un motivo di orgoglio per la nostra Lega - ha dichiarato Gravina, presidente Lega Pro, in una nota - ed è la dimostrazione che in questi due anni è stato fatto un lavoro di condivisione e partecipazione. Il messaggio che emerge è che, quando si fa squadra, si vince assieme e spero che possa essere di buon auspicio per il confronto elettorale in Federazione. In queste ore terminerò le procedure per presentare la mia domanda nei termini". Nel corso dei lavori dell'assemblea, sono stati eletti i due consiglieri federali per la Lega Pro: riconfermati Giancarlo Abete e Stefano Rosso.
L'unanimità sulla piattaforma programmatica e sulla mia candidatura federale sono un motivo di orgoglio per me e per la Lega che rappresento: è dimostrazione in questi due anni abbiano fatto un lavoro di squadra, da cui emerge un messaggio fondamentale: quando si fa squadra si può vincere insieme e si può vincere bene. E spero che questo possa essere di buon auspicio per il confronto elettorale in Federazione. "Credo che però tutto sia legato alla posizione della più importante Lega professionistica, quella di Serie A. Non sono particolarmente ottimista su alcune indicazioni. Noi però dobbiamo portare avanti ciascuno per il proprio ruolo e le proprie responsabilità, un percorso che ci porti a fare non i nostri interessi ma quelli della Federazione italiana gioco calcio.

Ulivieri, presidente Assollenatori

E' durato quasi due ore l'incontro fra il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri e la commissione della Lega Serie A composta dal commissario Carlo Tavecchio, dal presidente della Lazio Claudio Lotito, quello del Torino Urbano Cairo, gli ad di Juve e Milan Beppe Marotta e Marco Fassone, per discutere dei programmi e delle proposte della Lega Serie A in vista delle elezioni federali del 29 gennaio. "Noi eravamo contrari a questa crisi al buio, il mondo del calcio non poteva permettersi questo. Ora stiamo qui a cercare una quadra ma sembra difficile con tre candidati, ha dichiarato Ulivieri all'uscita dagli uffici della Lega. Il presidente dell'Assoallenatori ha raccontato la sua risposta alla Commissione su un possibile accordo Lega-Lnd. "Noi abbiamo detto che vogliamo vedere prima le persone. La questione è delicata, capire la capacità e l'affidabilità. Poi faremo le nostre valutazioni. Noi siamo ancora con Tommasi, ma guardiamo a quello che succede. Bisognerà vedere i programmi e confrontarsi con gli altri", ha aggiunto.
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2014, Renzo Ulivieri, AP/LaPresse

Credit Foto LaPresse

Un Ulivieri apparso molto pessimista sulle prospettive all'orizzonte, anche in virtù dell'infruttuoso incontro di ieri a Coverciano. "Noi abbiamo portato delle proposte, il nome di Veltroni non è passato perché arriva dalla politica. Si è parlato di Matteo Marani, un giornalista. Speravo ci fosse una convergenza. ora dobbiamo vedere cosa succede. Ci troviamo in una situazione grave", ha ribadito. Sulla possibilità che la Lega Serie A presenti un proprio candidato, si è fatto anche il nome di Lotito, Ulivieri ha detto: "Non lo so, dipende da loro. Credo ci proveranno e tenteranno al loro interno di avere un sostegno ampio. Noi siamo in una situazione interlocutoria". Quindi l'affondo di Ulivieri: "Abbiamo trovato da parte di tutti posizioni troppo rigide e questo non va bene. Ho cercato di mediare nell'incontro di ieri, ma non è stato possibile. La rigidità delle posizioni non ci porterà da nessuna parte". Per il presidente dell'Assoallenatori "due candidati potrebbero andare bene per avere una maggioranza e una opposizione, già tre sarebbero troppi". Sullo spauracchio del commissariamento, infine, Ulivieri ha concluso: "La Figc ha il diritto di cercare di risolvere da sola i propri problemi, se non ci dovesse riuscire l'intervento del commissario sarebbe necessario". Dopo Ulivieri, la Commissione di Lega si appresta ad incontrare il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. In precedenza c'era stato il faccia a faccia con il presidente della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia.

Nicchi, presidente AIA

"Se si arriva con tre candidati, al primo turno noi non votiamo. Se si presentano in due, allora si può scegliere. Serve un presidente forte perché per fare le riforme serve l'appoggio di tutti". Lo ha detto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, al termine del suo breve incontro con la commissione ristretta della Lega Serie A, composta dal commissario Carlo Tavecchio, dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, quello del Torino, Urbano Cairo, gli ad di Juve e Milan, Beppe Marotta e Marco Fassone, per discutere dei programmi e delle proposte della Lega Serie A in vista delle elezioni federali del 29 gennaio. "E' stato un incontro cordiale, il mio punto di vista è rimasto e l'ho espresso in riferimento ai problemi degli arbitri", ha aggiunto. Per Nicchi "andare a votare con tre candidati è sbagliato, se però la Lega A darà una indicazione dopo aver sentito tutti è possibile una convergenza. Un incontro che andava fatto prima, ma è importante perché così siamo tutti coinvolti".
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2012, Marcello Nicchi, Italian referee president, Ap/LaPresse

Credit Foto Eurosport

Sulle candidature già in essere di Tommasi e Gravina, quella possibile di Sibilia, Nicchi ha dichiarato ancora: "Abbiamo detto cosa pensiamo delle persone che a oggi dovrebbero presentarsi, penso che candidature esterne ormai siano fuori tempo e pericolose". Secondo il numero 1 degli arbitri la scelta dovrà pertanto essere fatta fra chi è già sceso in campo o lo farà a breve fra i rappresentanti delle componenti. "Poi, una volta fatto il governo federale, bisognerà pensare alle cose serie, a partire dalla Nazionale. Serve gente che conosca il calcio, che sta lavorando già da tempo al suo interno. Nessuno escluso. Dopo questo giro di consultazioni spero che qualcuno faccia un passo avanti e qualcun altro ne faccia uno indietro", ha concluso Nicchi. Dopo Ulivieri, è la volta del presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi per incontrare gli esponenti della Lega Serie A.
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